L’Associazione americana dei casinò ha diffuso un nuovo rapporto relativo al gioco illegale negli Stati Uniti e i numeri che ne sono emersi sono davvero notevoli, al punto che il gioco online illegale è addirittura superiore rispetto a quello legale. 

Ogni anno sono più o meno 511 i miliardi di dollari che vengono scommessi dagli americani sulla base di puntate che non sono regolamentate e che quindi vanno considerate a tutti gli effetti illegali, in quanto eseguite su siti web non autorizzati, tenendo conto anche dei giochi di abilità. 

I dati del report

Secondo i numeri forniti dall’American gaming association, a causa delle giocate illegali i governi statali ogni anno vengono privati di entrate fiscali nell’ordine dei 13 miliardi e 300 milioni di euro: in pratica, circa 2 miliardi e mezzo di dollari in più rispetto a quel che nel 2021 hanno generato gli operatori legali, vale a dire 11.7 miliardi dollari. 

L’industria del gioco legale ogni anno ci rimette 44 miliardi e 200 milioni di dollari, più o meno metà delle entrate tributarie e commerciali del 2021, pari a 92 miliardi di dollari. Il gioco d’azzardo non regolamentato e illegale si presenta dunque come un vero e proprio flagello non solo dal punto di vista economico, ma anche a livello sociale, e approfitta dei consumatori vulnerabili. 

Gli obblighi normativi vengono aggirati, e così le comunità vengono derubate di entrate fiscali che avrebbero un ruolo importante per l’istruzione, le infrastrutture e così via.

Un fenomeno pervasivo

Come è stato fatto notare da Bill Miller, ceo e presidente dell’Aga, che il mercato non regolamentato e illegale fosse in espansione era un fatto noto, ma fino alla diffusione di questo rapporto non era ancora emerso con chiarezza in che modo esso fosse anche pervasivo. 

Secondo tale relazione gli americani puntano 63 miliardi e 800 milioni di dollari su siti offshore e piattaforme illegali, con un costo in entrate di gioco di 3 miliardi e 800 milioni di dollari e in tasse statali di 700 milioni di dollari.

 Visto che gli americani nel 2022 dovrebbero puntare sulle scommesse sportive legali 100 miliardi di dollari, tali risultati stanno a significare che più o meno i due quinti delle scommesse sportive negli Usa sono appannaggio degli operatori di scommesse illegali. 

Numeri spaventosi

I numeri per certi versi sono spaventosi, ma al tempo stesso mettono in evidenza il movimento dei giocatori statunitensi in direzione del mercato regolamentato, con la diffusione delle scommesse sportive legali nel Distretto di Columbia e in 36 Stati. 

Secondo il rapporto, nel 2021 il 49% degli scommettitori sportivi ha effettuato almeno una puntata con un operatore illegale. Lo studio Aga precedente, poi, rivela che oltre il 50% degli statunitensi che scelgono gli operatori illegali per scommettere sugli sport in realtà lo fa pensando di non agire in modo non lecito. La popolazione USA ha usato i siti web di gioco online illegali scommettendo qualcosa come 337 miliardi e 900 milioni di dollari, e questo ha causato 3 miliardi e 900 milioni di dollari di entrate fiscali statali.

 Negli USA il mercato illegale del gioco online, con entrate stimate per 13 miliardi e 500 milioni di dollari, risulta quasi 3 volte superiore rispetto al mercato legale, che nel 2022 era stimato attorno ai 5 miliardi. Va segnalato che in appena 6 Stati il gioco online è considerato legale, mentre il 48% degli statunitensi che nel corso dell’ultimo anno hanno giocato con i giochi da tavolo o con le slot hanno usato i casinò online illegali. 

Skill machine illegali

La diffusione delle skill games machine non regolamentate è un altro aspetto che merita di essere messo in evidenza, tenendo conto che si stima che negli Usa ci siano più di 580mila macchine di questo tipo. Visto che nelle sale slot e nei casinò le macchine regolamentate sono 870mila, risulta che 4 macchine da gioco su 10 negli USA sono prive di licenza. 

La percentuale di incasso dell’operatore per le skill machine illegali risulta molto più elevata di quella che caratterizza le slot online dei casinò legali. Le forze dell’ordine e la politica dovrebbero dunque collaborare con le aziende legali per provare a contrastare il mercato non regolamentato e illegale.